Extended reality e digital twin: come procedono i CIO italiani sulle tecnologie emergenti – Go Health Pro

I CIO italiani e il gemello digitale

È quel che ha fatto Pierangelo Perdomi, CTO di AVR Group: convinto del valore per AVR del gemello digitale (che permette di creare copie digitali dinamiche di oggetti o sistemi fisici), ha studiato sul mercato le aziende che già proponevano soluzioni di questo tipo e ha cercato di individuare i potenziali clienti da attrarre. 

“Ho capito che AVR avrebbe generato valore di business non semplicemente fornendo ai propri clienti dei dati, ma i servizi correlati, puntando su qualcosa che gli altri non davano”, afferma Perdomi. “I dati è come se fossero una commodity. Noi, invece, integriamo le informazioni in processi più ampi e il nostro gemello digitale è come un contenitore che include più servizi e che offre correlazioni. Per esempio, un nostro cliente può correlare l’arredo urbano e l’incidentalità e svolgere analisi predittive. Così diamo un valore aggiunto ai dati”.

Le tecnologie emergenti sono spesso implementate insieme. Il digital twin, per esempio, si appoggia ai sensori IoT (non a caso, Research and Markets stima che, nel 2029, il 95% delle piattaforme IoT conterrà qualche forma di digital twin) e usa software per la realtà virtuale. Il gemello digitale costruito da AVR usa anche l’AI avanzata per la cattura delle immagini, ovvero la computer vision, che consiste di algoritmi che identificano gli oggetti fisici e li traducono digitalmente per il gemello digitale. 

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